279 plicate, questi signori hanno avuto più fiale lettere dall’oratore loro in Ferrara, la somma delle quali è che l’accordo del signor duca col pontefice era concluso, nè vi era più speranza alcuna; onde questi signori ultimamente hanno deliberato secretissimamente di commettere al detto orator loro in Ferrara, che subito intesa la partita di Cesare da Bologna se ne veda ad incontrar sua ¡naestà a Modena per trattar con quella la composizione di questa repubblica, della quale come grandemente ne sperano, cosi più non si pensano di poter convenire col pontefice. Onde oggi terzo giorno la signoria e i Dieci mi fecero somma istanza che in nome loro io pregassi la serenità vostra che, come di quella si promettono, voglia, acciocché conseguano il desiderio loro, usare ogni buon ufficio sì con gli oratori di sua maestà cristianissima appresso la celsitudine vostra, come dando di ciò nuova commissione all’oratore suo appresso di quella. Io continuamente mi sforzo di accomodarli con parole generali e dimostrar loro l’ottimo animo della serenità vostra. Alla quale non voglio restar di dire che questi signori sempre mi domandano delle cose del signor Turco, dimostrando di avere in quelle grandissima speranza; e jeri hanno avuto per via di Ancona lettere dei ¡4 da Ragusa che quella potenza preparava grande armata da mare e da terra, e già aveva inviato alla Vallona galere cento e cento palandre, la qual nuova è stata di sommo contento a tutta questa città, di modo che si può quasi essere certi che questi signori abbiano fatto intendere al Turco il bisogno loro; e di ciò mi è stato eziandio fatto motto da buon loco. Le forze degli eserciti di fuori sebbene accresciute di trincere e d’altre opere, e minaccino di fare la bat-