21 per natura e poi per accidente; per natura, perchè quel-i’ aere e quel cielo producono naturalmente uomini timidi1 ; per accidente, perchè tutti si esercitano nella mercanzia c nelle arti manuali e meccaniche, lavorando e operando colile proprie mani nei più vili esercizi ; e li primi che governano lo stalo vanno alle loro botteghe di seta, e gittati li lembi del mantello sopra le spalle,pon-gonsi alla caviglia e lavorano pubblicamente che ognuno li vede; ed i figliuoli loro stanno in bottega con li grembiuli dinanzi, e portano il sacco e le sporte alle maestre con la seta, e l’anno gli altri esercizi di bottega: e medesimamente dell’ arte della lana , i vecchi che governano lo stato spartono e fanno gli altri esercizi da vilissimi uomini e sporchi; di sorte che, essendo tutti li Fiorentini intricati in questi esercizi vili, non pon- ilo esvser se non vili, secondo la sentenza del filosofo, che dice: Non posse quisquam virtutem exercere qui vili-bus sit ofjìciis occupcitus. a 1 La terra molle, dilettosa e lieta Simili a sè li abitator produce. Tasso, Gerus. c. I. ot. 62. 1 * Fra alcun poco di vero si manifesta nel presente discorso 1’ orgoglio aristocratico del veneziano dispregiatore di quelle discipline, dalle quali ripetevano i Fiorentini la loro prosperità ; e i Veneziani medesimi il fondamento della loro potenza. Che però tutti esercitassero un’arte, come qui è detto, non é il vero. Per la mozione di Giano della Bella , nel 1292 , contro i nobili , tutti erano bensì inscritti nelle ventuna arti della città , per essere questa una condizione indispensabile all’ esercizio dei pubblici carichi , ma non tutti le esercitavano. Dante non fu mai speziale benché ne avesse la matricola ; e così di molti altri sino alla caduta della repubblica. Ma parmi qui luogo da recarsi un passo del IX del Varchi, nel quale tengo clic appunto avesse in animo di rispondere a questa imputazione di vili scagliata contro i suoi concittadini dal Foscaro. Dice egli dunque: » Circa all’animo dei Fioren-» tini io sono in tutto di contrario parere ad alcuni altri, i quali, perché i » Fiorentini sono mercatanti, non li tengono nobili e generosi ma vili e ple-» bei ; dove io all’opposito mi sono meco più volle meravigliato come esser