331 di modo che i Senesi con la l’orma delli soliti ufficj loro non gli parendo di aver mutato governo, se bene la condizione è mutata del tutto, stanno quieti, e pel terrore del principe si veggono cessare dal sangue ed esser sicuri dalle tirannie de’loro potenti cittadini. Sta ora nella città un governatore generale, che immediate rappresenta il principe con suprema autorità , il quale ha l’occhio a tutte le cose, e senza sua saputa e volontà non si fa cosa alcuna -, anzi cosa alcuna non si fa d’importanza senza partecipazione del principe. E Siena per il sito fortissima, essendo tutta posta sopra colli fortissimi per natura, e per la fortificazion fatta e che tuttavia si va facendo sarà inespugnabile. Le altre città forti abbiamo detto essere Montalcino, Grosseto , Chiusi e Sovana ; ma tiene altre nove fortezze d’importanza, e sono Montereggioni, Mon-tepescali, Rocca di Val d’Orcia, Lucignano, Sarteano , Monticelli, Casole, Radicofani e Falcon Pellegrino fondato in cima di un monte che non si può minare per modo alcuno, nè battere se non con grandissima difficoltà, nè superare se non per assedio lunghissimo e grandissimo , come si è veduto per esperienza nelle guerre passate. Sono poi dello stato di Siena Orbetello, Talamone, e Porto Ercole, che sono fortezze di marina d’importanza grandissima, dove sono li presidj spagnuoli tenuti dal re Filippo, che nel dare lo stato di Siena al duca si volle ritenne per sèin quella occasione Orbetello, Talamone, Port’Ercole e Santo Stefano, luoghi che rimasero in dominio della medesima e quindi di Napoli sino al 1800, malgrado gli sforzi di Cosimo per venire in possesso ancora di quelli. Nel i55g poi, pel trattato di Castel Cambrese, i Senesi ricoverati a Montal-cino furono dalla Francia abbandonati alla loro sorte, come trenta anni prima i Fiorentini, come poi altre parti d’Italia, come sempre gli alleati di quella nazione insolente nella vittoria, abbietta nelle sconfitte. La difesa che i Senesi fecero della loro libertà è uno dei fatti più onorevoli della storia italiana: perfino le donne guidate da Laudomia Forteguerri e da Faustina Piccolomini pugnarono per la patria.