loro; pure che volevano essere sopra ciò in nuova consultazione e che si sforzerebbero di soddisfare al volere della serenità vostra, dicendomi che io tardassi a scrivere a quella. Cosi tutto lunedì e jeri sino alla notte sono stati nelle loro pratiche, di modo che solamente questa mattina lio potuto avere la risoluzione; che è, che sebbene la volontà loro sia dispostissima al benefìcio comune della serenissima lega e al far piacere alla serenità vostra, e che conoscano nella impresa di Milano consistere la somma del tutto, tuttavia non ponno in ciò fare quello che vorria il desiderio loro, dovendo pensare alla contribuzione, quando venga il cristianissimo in Italia, per tanto grande quantità quanto sua maestà ricerca dalli confederati ' ; che bensì insieme con Foratore francese trattavano di condurre due mila lanzi che sono verso il Tronto, che verrebbero a’servizi di Lombardia % e che non inanellerebbero per la lor parte, intendendo che eziandio la serenità vostra concorresse a tale spesa. Io non dirò altro della risposta mia se non che dimostrai, sebbene con ogni umanità, di risentirmi, e che la serenità vostra non aspettava tal risposta, massimamente di cosa dalla quale principalmente ne nasceva Futile e sicurtà di lor signori, oltre l’onore di non risparmiarsi nel benefìcio universale della libertà d’Italia. E non potendo ciò si palla più a lungo nella seguente lettera. ^^■uesti lanzi parte erano appartenuti all’ esercito di Lantrech , e Pa SDrne rilevo da una lettera del 19 maggio dei Dieci di libertà e paco a Baldai.nn Carducci ambasciatore in Francia, eransi distaccati dall’esercito imperiale nel regno per mancanza di paga. Ivi il loro numero è assegnalo a Ire mila. La lettera eli’io cito è da un codice del March. Gino Cap. poni intitolato Legazione di m. Baldassarre Carducci in Francia, contenente' non solo il carteggio del detto oratore colla repubblica, ma eziandio alcuna altre lettere di particolari. Codice importantissimo per l’epoca della cjualc'ci occupiamo.