3 46 questo è da dopo la guerra di Siena in qua ' ; ma quando gli occorre bisogno, supplisce, più tosto che toccar l’erario, con pigliare ad interesse , e questo debito si paga poi quando gli ritorna bene con mettere una gravezza straordinaria; che quando vuol metter mano all’estraordinarie , delle quali non v’ è chi ardisca dolersi, è padrone di farlo, e la sua maggior ricchezza è appunto l’essere padrone delle ricchezze particolari, le quali sono infinite, perchè infiniti sono gli averi e li capitali che hanno li cittadini in denaro contante, delli quali se n’accomoda quando vuole con molta prontezza e con molta facilità. E la forma è questa, che quando viene il bisogno di volersi servire d’ una somma di denari, come saria di cento o dugento mila scudi, si fa una lista di quelli che si sa che hanno il modo e il denaro contante ( che tutti sono dal principe conosciuti, che sa le condizioni di tutti), e a ciascuno di questi si assegna la porzione che ha da sborsare, che la minore non può esser meno di cinquecento scudi, e la maggiore non può esser più di cinquemila, e di tutte le altre somme a chi più e a chi meno secondo la qualità degli uomini. Il che fatto, s’intima a tutti che in termine di tanti giorni debbano sborsare in depositeria la li-mitazion loro, il che è senza replica eseguito ; poi assegna a tutti quelli che gli hanno sborsato il denaro la tassa di tutto lo stato % la quale si riscuote poi in termine di diciotto mesi, di modo che in questo tempo si rimborsano 1 Al qual tempo il risparmiato era tanto, che Cosimo potè supplire a quella enorme spesa, che fu, come appare da un luogo di questa Relazione, di un milione e dugento mila ducati, senza aver bisogno dell’aiuto d’alcuno, come egli medesimo raccontava al Fedeli (Vedi il 2.0 documento, in principio). 1 Ossia il provento di una imposizione generale eguale alla somma presa 111 prestanza da quei pochi particolari designati; di modo che quella prima maniera di sborso era unicamente per comodità del principe, il quale veniva così 111 possesso della somma che gli abbisognava per un mezzo più spedito di quello della imposizione generale.