118 diligentemente ne darò notizia alla serenità vostra; alla grazia della quale ec. Di Firenze il dì i5 di Maggio 1529. CARLO CArELLO LETTERA IX. SERENISSIMO PRINCIPE Da poi le mie de’ i5, giovedì sera quesLo oralor francese mi domandò se io avevo risposta dalla serenità vostra nella materia dei lanzi ; e dicendo io che 110, mostrò di maravigliarsi, e dicendomi: « Voi gli avete pure « scritto » soggiunsi:«La illustrissima signoria non vuole « entrare in questa spesa, e mi pare che sia in conformità « di quanto diceste: »avendomi egli già mostrato lettere dell’orator francese da Venezia, nelle quali dice che la sublimità vostra provvederà che quella parte dei lanzi che furono da prima con i Cesarei siano condotti a Trieste; e che 1/altra veramente, che fu di Lautrech, questi signori dovrianoda loro soli levarla, massimamente che facendo ciò principalmente assicurano le cose dello stato loro, incitando sua magnificenza che li voglia persuadere a farlo, e non aspettare contribuzione alcuna dalla serenità vostra. E qui sua magnificenza mi pregò che io volessi darle aiuto con questi signori a fare tale opera. Io gli diedi ottime parole, ma non avendo la mente di quella non ho voluto entrare in tal materia, e ho fatto solamente ufficio comune esortando questi signori si a non mancare in tanta occasione dal soccorrer le cose eli Puglia, ed assicurare lo stato proprio, come in dare aiuto all’impresa di Lombardia, rappresentando loro le infinite spese che la serenità vostra fa, e continuamente maggiori, e da terra e da mare, e ponendogli innanzi agh