I 20 io non manco, nè mancherò ili pensare e fare ogni ufficio clie mi dimostrerà la grazia di Dio verso la serenità vostra esser di onore e comodo di quella; e mi servo della diligenza degli amici, e a questo modo molte fiate dimostro aver io quello che però si sa prima o da questi signori o dagli ambasciatori o da allri. Di nuovo di Cesare, già molti giorni, nè da questi signori nè da altri si ha cosa alcuna. Solamente io ho ricevuto una lettera data in Genova ai i5 del presente, scrittami da un’amico mio servitore della serenità vostra e degno di fede, che Andrea Doria aspetta risposta di Spagna, e che volendo venire Cesare si leveria per tutto questo mese presente con quindici galere e dieci navi, e che il volgo era ambiguo sulla venuta di sua maestà. Se altro mi scriverà, come mi promette, ovvero da altra parte s’intenderà, nè darò con diligenza avviso alla serenità vostra; alla quale ec. Di Firenze li 22 di Maggio 1529. CARLO CAPELLO LETTERA X. SERENÌSSIMO PRÌNCIPE Per le ultime mie dei 22 del presente, la serenità vostra avrà inteso quanto allora occorreva. L’altr’jeri questi signori hanno avuto lettere dall’ani-basciator loro in Francia dei 17 date in Tours: delle quali quanto ho potuto ritrarre è, che il cristianissimo aveva quanto più si rendeva difficile la posizione dei 'Fiorentini, die se di questa politica or muta, ora distemperata in parole, e sempre fredda ed interessata i lettori prendessero noja , avvertirò col Capponi (nota al 24*.0 documento Moli ni ) che ancìm in questa noja è molta istruzione storica e gran presagio dei tempi-che all* Italia si preparavano.