82 cesi nè li Spagnuoli non potevano alla lunga dimoiarei» Italia, e che frattanto il papa, e loro Fiorentini avendi speso quanto avevano, noi resteremmo padroni dell’Ita lia ; cosa che nessuno di questo stato ha mai pensata nè immaginata Poi quando le signorie vostre tolsero Ravenna ei castello % essendo andato il mio secretano al gonfaloni re per certo negozio che occorreva, detto gonfalonier si dolse col secretano che per li nostri fosse stalo ani mazzato un suo concittadino clic era castellano della roc ca ; ed avendogli risposto il secretano che detto castella# era sospetto di voler dare il castello alli Cesarei 3, e ci l’operato delle signorie vostre era stato a beneficio dell; 1 Clemente VII però lo credeva , e dice il Varchi ( L. II ) : « Egli': « deva che i Veneziani secondo l’antico costume loro altro intendimeli « non avevano che andare indebolendo l’Italia, e tutta a poco a poco coi « stimarla , affinchè non avendo ella nè forze da potersi difendere , m f « propinquo nè più sicuro rifugio che Venezia, fosse costretta o di rii® « nere a discrezione di chiunque 1’ assaltasse o di gettarsi nella loropotesl n E per vero dire mai le fatiche e gl’iufortunj d’Italia non cesseranno» « fino ( poiché sperare dai pontefici un cotal benefizio non si dee) che alo « no prudente o fortunato principe non ne prenda la signoria. » 2 Nel giugno del 27. Proifittando della prigionia del papa, i Vene®1 gli ritolsero Ravenna e Cervia, città ch’essi avevano perdute durante lai' ga di Cambiai; e per onestare il fatto dichiararono di averle occupato* ciocché non cadessero in mano degli imperiali, contro dei quali il papa»1 era in istato di tutelarle. 3 II castellano, o piuttosto il facente funzioni di castellano era Raffad1 Rinuccini, ed ecco il modo del fatto, che il Varchi dice di non sapere,^ ritrovo nel libro IX delle Italicarum et Ravennalum historiarum Hier«* mi Rubei. « Erat in arce David ravennas, olitor, quem cum csset vi*’ 1B,f Il ger , et callidus, ad arcis custodiam Rinuccinus, parvo stipendio,»^ a bat. Hunc ad subsidium sibi impetrandum adversus Venetorum Rave'"1' Il tumque conatos Rinuccinus uocte emiserat : quo , incertum : nani plcnf « ad fratrem, nonnulli ad Flaminia- Proqueeslorem, alii alio allii niabanK1 («) E torna cui sospetti che l’oratore dice clic si avessero tii lui.