234 conservazione della libertà. Hanno chiamato pubblicamente tutti quelli di questa città che si ritrovano per l’Italia, che abbino a ritornare in tre termini, secondo le distanze de’luoghi, con pena di perdere li beni a quelli che non obbediranno; dichiarando che quelli che si ritrovano a Bologna o dove si sia la corte del pontefice, passato il termine di ventun giorni s’intendano ribelli e sieno confiscati tutti li lor beni; ed a Baccio Valori ‘ hanno dato bando di ribelle a lui, a suoi figliuoli e discendenti, e confiscati tutti li suoi beni, e deliberato che nel mezzo della sua casa sia fatta una strada pubblica in croce *. E queste deliberazioni sono state confermate da tutti in consiglio. Ed alla grazia ec. Di Firenze li 12 di Decembre 1529. CARLO catello LETTERA. LXIX. SERENISSIMO PRINCIPE Questa mattina avendo spedito le replicate mie dei 1 2 per la via di Ferrara, il messo che aveva le prime, che veniva per la via di Ravenna, è stato costretto a ritornarsi per sospetto di genti mimiche. Per l’istesso adunque faccio queste poche parole alla serenità vostra e le significo, oggi a ore sedici questi signori avere avuto lettere d’jeri dal commissario loro d’ Empoli di una 1 Commissario pontificio nel campo; iniquissimo cittadino, il quale , fra V altre infamie sue non abborrì dal comprare dagli Spagnuoli il sacco, clic vedremo, di Empoli, e cessato 1' assedio, essendo egli si può dir padrone di Firenze, far pignorare il comune di quella terra per avere certi resti che pretendeva. 2 Non so se in ciò non è equivoco. Il Varchi dice che alla casa di Boccio fu sdrucita una lista dal capo al pié, come ora il costume contro i traditori della patria.