2 23 diedi alla ventura ad un pedone spacciato da mercatanti per via di Ferrara. Nè ho da dire altro di nuovo a quella, se non che questa sera in poste è giunto in questa città l’arcivescovo di Capua, il quale visitato da quattro cittadini per nome pubblico, e richiesto se aveva da comunicar cosa alcuna a questi signori, ha risposto non aver di ciò commissione, ma aver fatto questa via per andare al Principe per esser più comoda, e che se le signorie loro volessero conferir con lui alcuna cosa, verrebbe a quelle. Gli hanno detto che non avendo altra commissione, segua il suo cammino. Questi signori questa sera di nuovo mi hanno fatto somma istanza che per nome loro io preghi la serenità vostra, che avendo sempre sperato negli aiuti suoi, quella voglia adesso in così importante e pericoloso bisogno abbracciarli, e commettere che le sue genti che si ritrovano nello stato d’ Urbino, si spingano verso Arezzo; il che volendo far quella, dariano ordine che quattromila fanti delle loro ordinanze si unissero con quelle ed insieme entrassero in detta città senza impedimento alcuno, perchè in essa non vi è presidio d’inimici, e la rocca si mantiene per lor signori; la qual cosa saria la certissima liberazione di questo stato, con immortale obbligazione di quello alla serenità vostra, perchè li nemici, senza dubbio alcuno verrebbero in gran parte a dissolversi e sariano sforzati a ritirarsi, affermandomi che patiscono grandemente di pane e d’ogni sorte di vittua-rie, e massimamente di vino e di carni di che in tutto ne sono privi. Questi signori ognora si dimostrano di miglior animo, e più pronti alla difensione, nè mancano continuamente di nuove provvisioni, e jeri hanno assol- j5