36a al figliuolo per incoronarlo, ad imitazione di Carlo V, purché questa regina se ne venisse assolutamente regina di Toscana Ma qui è ben da dire una parola dell’artificio usato per aver lo stato di Siena, siccome per avere la regina mi fu detto che egli si serviva del medesimo artificio. Vedendo adunque il duca che papa Paolo IV attendeva ad avere tacitamente lo stato di Siena per Carraffasuo nipote, e parendogli che il re Filippo, per estinguere la guerra 2 gli porgesse orecchio, entrò il duca in opinione, per la gelosia del Carraffa, di non solamente poter disturbare la pratica, ma che essendo fatto alienabile lo stato d i Siena lo potesse egli facilmente conseguire ; e tanto seppe ordinare la trama, che fece passare all’orecchio di sua maestà cattolica che il re di Francia cercava d’acquistarlo con promettergli il perpetuo governo dello stato di Siena, il quale passasse in tutta la sua discendenza, con farlo suo luogotenente generale in Italia, il qual carico passasse eziandio nel figliuolo primogenito, al quale si contentava dar per moglie la figliuola Isabella, quella che ora è moglie del re cattolico; e questi larghi partiti, così come non erano veri, così diedero da pensare molto al re Filippo, il quale per non perdere il duca, e lo stato insieme (giacché al duca aveva lasciato tutto il carico della guerra di Siena, la quale poteva egli condurre a qual fine più gli piacesse) con privarsi di un tanto fondamento alle cose sue in Italia , si risolse a far quello che non aveva mai pensato di fare, e così promise e si contentò di dargli Siena contro il 1 Ciò non ostante la prova di questo parentado gli tornò a vuoto. a E noto come l’odio di Paolo IV contro la Spagna, fomentato dalla parte francese rappresentata dalla famiglia di Guisa che pretendeva al trono di Napoli, avesse spinto il pontefice ad aperte ostilità, anzi ad una guerra accanita contro Filippo II, cavandone occasione della protezione da questo re accordata ai Colonna, dei quali il papa aveva confiscati i beni.