4oo poca stima , che crederei che tutti li principi del mondo me ne biasimassero. E voglio credere che non prima si sarà sul fatto che la guerra sarà finita; ch’io non veggo che questo mal uomo possa avere ajuto alcuno salvo se li signori Farnesi che gli sono parenti e contermini con il loro stato di Castro, non volessero dimostrarsi ; che però non ne hanno causa, nè l’hanno da far contro di me. Ma facciano quello Ior pare, che dove vi va l’onore bisogna vi vada il tutto ; che quando s’è pensato ben fare in muovere la guerra e che si viene all’atto, bisogna proseguire senza pensarvi più, sebbene si avesse a fare con un principe potente e con più forze. Ma perchè io tengo con somma riverenza quella repubblica serenissima e la stimo com’ io debbo, e voglio stimarla sempre, ho voluto io particolarmente darvi conto del tutto acciocché ne possiate pienamente dar avviso a sua serenità, con la quale voglio sempre corrispondere tutte le cose mie; se bene io penso di scriverne anch’io, parendomi ben fatto che la sappia simili moti, e la cagione di quelli. Alle minaccie tennero dietro gli effetti; onde il conte di Pitigliano, il quale confidente negli aiuti esterni sembrava sprezzare il pericolo, conobbe alfine il bisogno di cedere, e rendette Sovana. Il suo figliuolo Alessandro potò colla fuga sottrarsi alla vendetta paterna.