•57> Vrnrtìani ingrati tra-vtiglio per lami itici-Jeati. Siitìgtna Iti PtHtffi-trettiti affretti l'u. mitnt J.U' armate. 200 DELL’ HISTORIA gne d’intorno alla città : & il terzo giorno fi levarono dell’ ifola : havendo fratanto i magidrati della città , &. i Capitani ordinato, che del continuo , mentre i nemici fi fermarono fu 1 ifola , deifero fempre le porte della fortezza aperte , accurate con un buon corpo di battaglia , accioche al nemico infoiente non s’accrefceife l’ardire , dimoftrandofi da quelli di dentro alcun fegno di timidità : havendo anco con perpetue fcaramuccie , & con le artigliarle della fortezza coftretti i nemici più d una volta a disloggiare. Quefte miferie fi facevano a Vinetiani tanto più gravi, quanto che havendo ne gli ajuti della lega fondate grandi iperanze, vedevano non pur di non confeguirne lo fpe-rato benefìcio, ma d’havere con notabile danno variati i fuoi primi difegni, & quafi impegnate le fue forze . Pe-rochc 1’ ordine dato alle galee di Candia di dovere fubi-to trasferirfi a MefTina , per unire tutte le fue forze con quelle de’Collegati , faceva dubbiofo l’evento di Fama* goda , non havendofi alcuna certezza , che fin’all’hora ella foile data foccorfa ; fi come molta fe ne poteva havere, che dando tante galee in quel regno , «Se allargata molto da quei mari Tarmata nemica , non poteffe a’no-dri edere divietato il portare in Famagoda qualunque foc-corfo ; co fi parimente per afpettare con le forze intiere la venuta di Don Giovanni , & non corrompere la fpe-ranza di cole maggiori , fi dava il loro Generale otio-fo lpettatore di tante ingiurie , «Se oltraggi fatti dall’armata nemica fenza farne pur fegno alcuno di vendetta . Però in tale conditone di cole effendo ogni confìglio pieno di difficultà , in quedo uno fi fermavano tutti i peniieri, di tenere con ogni forte d’ufHcii follecitata la venuta di Don Giovanni , & principalmente preifo al Pontefice. Dimoftravangli, che per li fuoi conforti principalmente havevano abbandonate tutte le pratiche della pace , & in tempo d'avverfa fortuna , quando dal continuare nell’armi più era da temere il male , che da fperarne il bene , havevano abbracciati i configli forfè