3o3 se non che jeri sera e questa mattina da varj venuti dal campo s’intende,che il marchese del Guasto martedì diede di nuovo due assalti da due bande a Volterra, e fu ributtato con perdita di più di quattrocento uomini. Di quanto con più verità si intenderà ne darò parte alla serenità vostra. Questa mattina, per deliberazione pubblica, è stata fatta una solenne processione di tutto il clero discalzo e dimani la signoria e li magistrati con tutto il popolo faranno il simile, e si comunicheranno in Santa Maria del Fiore. Il fanno sì per acquistarsi il favore del nostro signore Iddio, come per tener sempre più uniti che ponilo gli animi, non si ragionando ormai più di altro aiuto umano che di combattere da loro istessi, e di far prova con le proprie forze di vincere. Ed alla grazia, ec. Di Firenze li 23 di Giugno i53o. CARLO CAPELLO LETTERA. LXXXVII. SERENISSIMO PRINCIPE In quest’ ora prima di noLte, partendosi uno del signor Malatesta, ho voluto triplicar le alligate mie dei 21 e dei 23: nè ho altro che dir di più alla serenità vostra, se non che qui incluso le mando la copia di un capitolo di lettere del commissario di Volterra, dal quale quella intenderà particolarmente il successo degli ultimi assalti dati a quella città; dapoi i quali essendo il marchese del Guasto ritornato in campo, se n’è andato, oggi quarto giorno, in poste alla volta di Roma, nè s’intende la cagione, ma giudicasi per provvision di denari; e ciò che lo fa credere è che il giorno seguente, per quanto s’intende, vi è andato eziandio Baccio Valori.