283 Gli eserciti ili fuori, per quanto s’intende da molli che nuovamente entrano nella città , patiscono molto di vettovaglie, di modo che le genti ogni giorno vi diminuiscono , ed ognora cresce il disordine. Il che fa credere cosi essere, che già otto giorni ogni notte è condotto nella città, da’soldati che escono al guadagno, gran quantità di vini, carnaggi ed olj, delle quali cose ormai se ne patisce non poco. S’intende eziandio essersi levate dal campo bandiere sette di Spagnuoli per andare a Cesare, e che Baccio Valori era giunto in campo per nome del pontefice con circa ventisei mila ducati ; la qual somma è giudicata da questi minima a poter soddisfare a questi eserciti , e per provvedere agli incomodi e disordini di essi ; li quali non è dubbio che sempre più cresceranno se questi tempi, che già giorni quattro si sono rotti, essendo stati mesi due senza alcuna pioggia e bellissimi , durassero '. Oltre di ciò questi signori sono fatti certi che i Senesi fanno genti , le quali tutte cavano dagli eserciti di fuori ; e finora hanno espedito molti capitani. E questo perchè Fabrizio Maramaldo non avendo avuto denari dalli cesarei e pontifìcj si ritrova nel loro contado con fanti tre mila, e ha saccheggiato Pienza , San Quirico, e Buonconvento. Questo magnifico ambasciatore di Ferrara avendo avuto lettere dal duca suo de’ 26 del passato date in Mantova , nelle quali si contiene che avendo bisogno dell’ o-pera sua in altra parte dovesse subito domandar licenza a questi signori , così fece oggi terzo giorno , ed ebbela ; sebbene, per quanto ho inteso da buon luogo, questi 1 Vedi il 33G.° Docum. Molini.