I ]f> ilei 3 del presente, scritta da messer Antonio Romeo societario deir illustrissimo signor duca di Ferrara all’ o- o latore suo qua in Firenze. Jeri sera passò per questa terra il signor della Foresta in posta per Francia, uomo del gran cancelliere di quella maestà. Si parti ai 9 da Roma, dove già quattro mesi è stato. Dice nell’ istesso giorno avere baciato il piede al pontefice, il quale era appoggiato ad una finestra, e che stava bene e senza febbre. Di Firenze alli 11 di Maggio 1529. CARLO CAPELLO LETTERA Vili. SERENISSIMO PRINCIPE Le ultime mie furono delli 1 1 , e dipoi questi signori hanno avuto lettere dei due di Puglia da Giuliano Zati ', nelle quali si contiene come il giorno di San Marco il marchese del Guasto aveva fatto una gagliarda batteria a Monopoli e rovinato da braccia sessanta di muro, ma che la notte seguente il principe di Melfi 1 vi entrò con fanti seicento mandati dal signor Renzo, onde il marchese si ritirò con F artiglieria non senza suo grave danno. L’istesso avviso hanno dal commissario Girolanii delli 11 in Cortona, che l’abate di Farfa aveva fatto intendere al signor Mario Orsini 3 per sue lettere delli 8 da Bracciano, che il marchese dei Guasto aveva dato una battaglia a Monopoli, e non dice il giorno, e che si 1 Commissario fiorentino in quelle parti. a Giovanni Caracciolo. 5 Questo Mario fu, come l’abate di Farfa , agli stipendj de’ Fiorentin1 durante V assedio ; ma più di lui generoso morì, come vedremo, combattendo per la bandiera alla quale aveva giurato fede.