i64 mese , e che aspettava 1’ armata da Melica (Malaga) con dieci mila fanti, e che s’imbarcherebbe con mille cavalli; che li nobili di Spagna non volevano venire, ma che manderiano li primogeniti; che egli aveva rincontrato un messo di Ferdinando che andava ad esso Cesare a fargli intendere la mossa del Turco, e le grandi forze di quello 1 ; che Luigi Alamanni colla prima galera era per passare in Italia ; e che erano arrivate a Genova cinque barche con due mila Spagnuoli. Questa mattina li signori Dieci mi hanno detto che tengono avvisi certissimi dei 3 da Barcellona , nè mi hanno voluto dire da chi, ma io non dubito che sieno dell’ Alamanni, per li quali sono certificati che Cesare aveva concluso 1’ accordo con il pontefice; e che il detto giorno solennissimamente in una messa era stato giuralo da sua maestà e dalli agenti pontificj 1’ osservazione delle condizioni in esso contenute ; le quali però non si intendono, se non che sua maestà dà per moglie al duca Alessandro de’Medici nipote del pontefice la sua figliuola naturale 3 con dote di venti mila ducati d’entrata nel regno di Napoli, e che la detta figlia , la quale si ritrova in Fiandra in età di anni otto, debba essere condotta a Roma e consegnata alla viceregina di Napoli 5, la quale si ha da ritrovare li in breve, e deve stare sotto il governo di lei fino all’ età di anni dodici, al qual tempo deve esser data al marito. Che in detto accordo vi è incluso Ferdinando e riservato loco agli altri principi cri- ■ Solimano penetrò in Ungheria alla lesta di trecento mila uomini, ma gli effetti non corrisposero alla grandezza degli apparati. a Margherita d’ Austria. 3 La moglie di don Pietro di Toledo eletto da Cesare in quei giorni a viceré di Napoli.