i5() posta la loro maggiore speranza, così confidata mente ne’loro bisogni userebbero gli aiuti di quella, e che non mancavano di prepararsi e vedere di avere pronto buon numero di gente, massimamente per difesa di tutte le loro fortezze, delle quali avevano deliberato di munire Pisa e Livorno per tre anni; e che se Cesare verrà e non saranno abbandonati, sono per spogliarsi per la conservazione loro propria, come per la libertà d’Italia, e che non dubitano del denaro, e che ne’bisogni n’avranno, sebbene sono esausti, in buona quantità prestissimo. Il signor Girolamo d’Aragona, fratello naturale del signor di Piombino, sotto lettere di credenza, mi ha fatto intendere che io scriva alla serenità vostra che verrebbe alli servizj suoi con cento quaranta cavalli, e seicento fanti tutta gente eletta; e perche il detto è stato al servizio di quesLi signori due anni con cento cavalli, ed ultimamente si è partito per avere scalato un monastero di Montepulciano e condotto via la moglie di un gentiluomo >, ho voluto averne informazione da questi signori, i quali me ne hanno detto grandissimo bene; che è prudente e reale, e che la sua compagnia sempre era piena, ed aveva sempre due o tre cavalli di più, e tutto benissimo in ordine perchè spendeva del suo proprio. Vero è che mi hanno detto che è di natura molto delicata. La serenità vostra intende il tutto, e farà quanto le parerà. In questa vi è incluso l’esempio di un breve del pontefice delli 12 del passato alli Perugini *, avuto so- 1 La quale da Francesco Giraldi commissario di Monte Pulciano e da Raffaello Girolami fu mandata a riprendere da Dante Popoleschi. » Questo hreve ingiungeva ai magistrati ed al Baglioni di cacciare i soldati della lega, sotto pena di esservi astretti in caso di disobbedienza dal principe di Orauges capo delle milizie di Carlo V in regno di Napoli.