319 legazione del Capello du; nuove ed importantissime testimonianze da aggiungere alle molt’altre che le storie di questi avvenimenti ricordano; voglio dire le sue frequenti corrispondenze coi nemici della repubblica , cd il ragguaglio del numero dui medesimi clic rimase nel campo dopo la partita dell’Orangcs; testimonianze le quali tanto eziandio si avvalorano dallo spettacolo sì vivamente espresso in queste lettere della indomita costanza e dei solenni proposili de’ Fiorentini. Nè mi conduce a questo rilievo il pensiero di restituire una verità storica della quale negli uomini assennati e coscienziosi non può essere dubbiezza; ina il bisogno, anzi l’obbligo, che, come uomo compreso della dignità delle lettere, sento in me di protestare contro lo spirito di un libro venuto in luce a questi giorni in Perugia, sotto il titolo di Vita e imprese militari di Ma-latesta IV lìaglioni, pel quale il signor Gio. Battista Vermi-glioli intende di tessere un panegirico all’ ultimo capitano de’Fiorentini ; libro la cui moralità è non dirò di trovar scusa ma lode dello spergiuro. Clic dove pur fosse vero il contrario di quello che è ad esuberanza provato, che cioè i Fiorentini non avessero potuto venire a capo di quella impresa, l'obbligo strettissimo dell’uomo che aveva giurato di dare non che le sostanze la vita per quella causa, era di morir combattendo o di dimettersi da quel comando. Ma il convenire e dargli lode d’avere patteggiato coi nemici, e trattenuto i Fiorentini dal venire a battaglia anche quando egli, il Malatesta, credeva che avrebbero potuto soriirne vittoriosi (p. i i5-i 1(1), e ciò per lo specioso titolo che quel popolo fosse poi per cadere nei pericoli delle discordie intestine, è tale spregio della virtù che volentieri mi persuado non essersi dallo scrittore intesa la portata delle sue proprie parole.