234 LETTERA LVIL SERENISSIMO PRINCIPE Da poi T ultime mie de' io, l’esempio delle quali è con queste, a’12 il principe con tutto F esercito si pose nel piano di Ripoli poco più di un miglio discosto da questa città '. Li nostri quel giorno presero da cavalli cento di loro; da poi continuamente e giorno e notte si è stato in scaramuccia e sempre con perdita dei nem^K i quali questa notte si sono accostati molto vicini am ripari di San Miniato, nè però si vede ancora che tentino di piantare 1’ artiglieria. La città tutta è di ottimo animo, ed ognora si rende più intrepida e desiderosa di dimostrare il valor suo, nè più si può dire con verità che li poderi di questi signori sieno ostaggi de’loro nemici , perchè sono tanti gl’ incendj di bellissimi e ricchissimi edifizj, fatti sì dalle genti nemiche, come dalli padroni proprj, che non è facile a giudicare qualsia maggiore, o la inumanità e barbarie di quelli, ovvero la generósa costanza di questi, e sebbene così grande rovina non può fare che non doglia , pur è di molto maggior contento veder la grandezza degli animi ,ela prontezza d’ognuno in sostenere ogni danno, ogni pericolo per conservazione della libertà. E questa mattina stessa questi signori di ciò meco si rallegravano affermandomi che non dubitano di aver onore di questa impresa, e che oltre che la terra ormai sia munita e provvista di sorte che si può esser sicuri dal nemico di fuori e senza sospetto alcuno di dentro , il denaro ognora è più copioso e continuamente ognuno si rende più pronto ad ol- * li principe pose il suo alloggiamento nella villa de’Bamlini.