DELLA GUERRA DI CIPRO LIB. IH. 3 3 ? potendo dall’artigliarla del cartello , che è porto in (ito 1572 molto eminente, & lontano, effer’offefa : nel qual luo-go dimorando , venivafi a tenere 1’ armata nemica feque-Arata , & attediata fotto Modone , in modo che per li molti incommodi, che pativa, fi andava riducendo a pei* fimo flato, per potere ritornarli a Coftantinopoli ; & correva infieme grande pericolo , ftando a venti di garbino efpofta, d’effere fofpinta a terra, & fracaffata in quelle marine; dalle quali neceffità, & pericoli quando fuffe fta-ta coftretta a levarfi, conveniva predare a’noflri opportunità di combatterla . Fratanto non mancavano i Turchi di mandare molti archibugieri, i quali valendoli della perita de’ luoghi , & Scendendo da’ monti vicini a Navarino , diflurbavano i noflri, & cercavano di privargli della commodità dell’ acque . Per la qual cofa fù bifogno di sbarcare cinque mila fanti fotto Paolo Giordano Orfino, co i quali, difcacciati i nemici, rimale afficurato il pae-fe ; talché dimorandovifi con molta ficurtà, & commodità , parevano le cofe a tale flato ridotte, che quali più dubitar non fi poteife, che la vittoria non haveffe prefto a cadere nelle mani de’Collegati ; onde n’andarono per tutta la Chriftianità tali avifi , che per effi rallegravano gli huomini, non più come di fperata felicità, ma come già certamente confeguita . Nondimeno erano già molti giorni otiofamente paffati, fenza che appariife altro beneficio, che quello che apportar poteva il tempo; onde cominciando a naicere qualche tedio di sì lunga dimora , fù propofta l’imprefa di Navarino: madapoi contiderandofi , che come quella era riu-fcibile, cofi non poteva molto profitto partorire alla fom-ma delle cofe ; lafciati quefti penfieri, fi volfe l’animo *£nedi™' all’ efpugnatione di Modone, dall’ acquiflo del quale dipen- nonfi,’}? deva ancora il confeguirne ciò ch’era il principale inten- quifcf' to ; perche 1’ armata nemica di là fcacciata poteva non fenza molto fuo difavantaggio eifere da’ noflri combattuta; però fu deliberato d’affalire la terra, & il caftellodi Modone, dando ad un tempo medefimo l’affatto da ter- ra,