433 di sua mano. Le lettere d’altri signori le dà o al gran cancelliere o al segretario deputato , e ciò occorre spesso quattro giorni dopo che l’ha avute, se non più ; in modo che se il principe non è quello lui che dica , o madama sua per gl’avvisi che le vengono, poco può saper di nuovo ambasciatore alcuno che vada in corte ; e ciò tanto più che pochi delli suoi attendono a nuove, conoscendo massime che sua eccellenza non ha piacere che se n’impaccino. Li segretarj di sua eccellenza sono tre, nominati Fa-bri, Ponziglione e Maurizio, li quali ancorché abbiano tutti li loro carichi separati,però si serve poc’altro sua eccellenza che del Fabri,per essere in vero il meglio di tuttL Quelli che danno documento intorno al parlar di altrui, serenissimo principe, vogliono che se si ha da riferire alcun bene si dica modestamente, e se è male che si debba tacere; onde io che mi trovo poco fa aver nominati alcuni di questi principali di sua eccellenza, e detto quanti siano quelli del consiglio suo, se vorrò dichiarar al presente le qualità loro, osservando il documento sopradelto, vedo che presto verrò a fine; ma nel caso mio conosco che questa regola patisce eccezione, e però io dirò quel tanto che giudicherò esser ben fatto eli’io non taccia, dovendo massnfie usare la sincerità che si conviene in ogni tempo esser in bocca de’ rappresentanti di vostra serenità. Il conte di Stroppiana vercellese di casa Langosca è il primo presso sua eccellenza, al quale come gran cancelliere è commesso il governo maggiore di quello stato. Non ha egli di gran lunga corrispondente il valore al buon volere che si ritrova, e per tale è conosciuto da ciascuno: però il mancamento d’ uomini è causa che lui 28