. cari,, m. Marco Foscari , e nella Magliabechiana si legge inedita un’al-k tra sua relazione secreta intorno le cose di Firenze. » Nel 2.0 ramo leggo, Marco di Giovanni « Uno degli ambasciatori spedi-« ti dalla repubblica a Clemente VII nel i5s3 per congratularsi della sua « esaltazione. Fu eletto nel i526 oratore ai Fiorentini, onde indurli a vive-« re in concordia colla casa Medici, nel che non fu ascoltato, poiché poco a dopo si ribellarono (a). Fu degli ambasciatori spediti a Carlo V nel i532 « e nel i535. Savio del consiglio, morì nel i55i. » Pei titoli e le date delle legazioni ogniuno a prima giunta si accorge che . necessariamente furono sostenute da un solo e medesimo individuo. Solo rimarrebbe a schiarirsi a quale dei due si debbano attribuire, se al Marco di Sun Pantalon o al Marco di San Simon Piccolo. Ma anche questo dubbio è subito risoluto (almeno per le legazioni di Roma e di Firenze) dal leggersi nella presente Relazione che l’oratore fosse impedito da certi tali carichi della repubblica pel suo vincolo di parentela col doge Andrea Gl’itti; avvegnaché il Litta ci dà appunto il Marco di San Simon Piccolo nato di una Gritti, con che risolve intorno questo punto la quistione: la quale resterebbe pure risoluta nel medesimo senso dove fosse vero il carico di provveditore in Brescia ch’egli accenna conferito al Marco di San Pantalon nel i526 , perchè di questo il Foscaro, nell’elenco offerto sul fine della sua relazione dei carichi da lui sostenuti, non fa menzione, anzi dice che ritornalo dalla legazione,-di Roma fu subito mandato a Firenze. Quanto poi alle altre legazioni, inclino a credere (e a ciò alludevo in princ|pio di questa nota) che queste pure debbansi riferire al medesimo, dal non trovare nel Paruta, diligentissimo storico, alcun rilievo il quale ingeneri il dubbio che il Foscari spedito a Carlo V fosse persona diversa da quella di questo nome che fu alle legazioni di Roma e di Firenze. E ciò valga» soltanto per le legazioni del 32 e del 35 ; avvegnaché nè il Paruta nè altri ¡accenni d’alcuna ambascieria e conseguentemente di alcun Foscaro spedito nel 3o a Mantova nel passaggio dell’ imperatore per quella città ; legazione la quale per vero non avrebbe ragion sufficiente dallo stato dei negozj tra la republica e lui, che già erano conclusi in Bologna: ed essendo appresso Cesare ambasciatore ordinario della repubblica il Ticpolo (6), ognuno avverte di leggieri come non fosse luogo in quella circostanza ad altre dimostrazioni d’onore, che quelle appunto che il Paruta accenna imposte alle autorità locali delle provincie veneziane limitrofe. Dei resto se veramente fissero contemporanei questi due Foscari del medesimo nome , forse a quello di San Simon Piccolo voglionsi riferire le legazioni tutte delle quali abbiamo fatto parola, ed all’altro gl’incarichi di (a II fine della legazione non fu veramente questo, ma sibbene di mantenere i Fiorellini nella lega, come dicono il Paruta ed il Cambile con»« noi abbiamo indicato nel T A v ver Cimento. (b) Vedi l'avvertimento alla Relazione del Tiepolo v. 1.“ pa(!. 32.