7° l’armi. Questa fazione è perseverata fino al presènte nell’odio conira i piagnoni; e molti che al tempo del frale non s’impacciarono, si sono di poi accostali a questa fazione, nella quale è lo sforzo dei poveri giovani falliti, e persone senza padre e senza governo, e di non buona qualità, cornea Firenze s’afferma. Ancor questi sono in buon numero, ( forse ottocento); i più di loro ignobili, cioè dell’arLi minori; e sono insomma, per quanto dicono, la feccia di Firenze. A questi però non mancano d’ accostarsi alcuni de’vecchi, che per avere il favore di questi giovani, onde esser fatti gonfaloniere di giustizia ( come si crede), danno favore a questa fazione e sono come capi di essa; fra i quali (essendo io a Firenze) messer Baldassarre Carducci dottore * pareva avere gran credito con questa fazione, ed essere in molta estimazione della medesima. Ambedue queste fazioni sono state e sono contrarie ai Medici, perchè il frate non voleva i Medici, e gli arrabbiati non volevano nè i Medici nè il frate; di guisa che ambedue convenivano insieme contro ai Medici e fino al presente convengono, ma non così nel reggimento della città. La terza fazione è quella dei bigi, qui sunt nullius coloris ; i quali non sono nè piagnoni nè arrabbiati, e questi sono i palleschi, cioè quelli che seguitano i Medici; e questi anche sono di buona qualità, di buone famiglie, uomini sufficienti sopra tutto, e pratici dello stato, eà in questo superano assai i piagnoni e mollo più gli arrabbiati, cioè nella pratica ed intelligenza dello stato ; ma non sono molti in numero. 1 Ambasciatore in Francia in tempo dell’ assedio , e fratello di 'Francesco > die in quella medesima epoca fu tratto gonfaloniere.