4o6 non lo dicono, soli» accennano die era di famiglia patrizia. 11 Gui-chenon appoggiato all’ autorità di Pietro Giustiniano, ed il Blanc affermano che fu mandato Filippo Mocenigo. Veramente il Moro-siili ' dice chiaro che il Mocenigo fu mandato a titolo di congratulazione con ordine di star poi alla corte di Savoja in qualità d’am-basciadore ordinario: Philippus Mocenicus gratulationis causa rnissus ad legationis munus apud illuni (Emm. Philib, ) manere jussus. Ma poco dopo ci racconta che Pio IV lasciò-ai Veneziani facoltà di proporre quattro persone, tra le quali avess’egli a scegliere l’arcivescovo di Nicosia, e eh’essi nominarono tra gli altri il Mocenigo, che il papa fece arcivescovo, onde in sua vece deputarono Andrea Boldù. « Pius... regni Cyprii antistite biennio fere ante vitafuncto, cum nonduni successor a Paulo dictus esset, r/uatuor eligendorum jus senatui detulit, ex quibus inox ipse ar-( hiepiscopum crearet,Laurentium Foscarenum, GrcgoriumBar-badicum, Hyeronimum Trivisanum viros sacratos, Philippum Morenicum ad Allobrogum ducem legatum designatum patres nuncupavere: ex his Mocenicum morurn integritate atque egregia doctrina praestanteni pontifex elegit. Cui Andreas Bol-duus orator ad Sabaudiam est suffectus. Nè questa nuova deputazione potè altrimenti farsi che nel principio del 156o, poiché Pio IV non fu sommo pontefice avanti ai 29 di dicembre del 59. Il senato dall'altro canto poiché avea proposto per l’arcivescovado il Mocenigo , nè dovea mandar lui in ambasciata nè un altro in sua vece, finché non se ne sapesse da Roma la conclusione. Per altro come in pubblico non era noto questo negoziato, onde nell’animo degli uomini e forse anco dello stesso duca di Savoja eadea per avventura qualche dubbio che i Veneziani col tanto differire un atto d’ amicizia volessero far comprendere di essersi ralfredati e di aver mutata sentenza, appena fu nominato il Holdu che lo sollecitarono a partire. Egli stesso dimostra che gli fu lascialo assai breve termine per dar ordine alle cose sue prima di recarsi a Nizza, ov’ era la corte. , Nella cronica ms. di Rivoli scritta dal Cappella si legge-' « i56i.addì 13 giugno, fu mandata incontrare ma dama la duchessa « dalla compagnia dei fanti di Rivoli, in numero di 3oo e pi«) 1 Storia Venez, alì'auno 155g.