334 primi termini, fa il signor duca usare ogni diligenza possibile con il dare, con il donare, con il sovvenire , e con esenzioni, onde di continuo vi vanno di Ferraresi, di Mantovani, di Parmigiani, di Piacentini ed eziandio dello stato della serenità vostra, come io le scrissi sopra questo particolare ', ma per quello ch’io ho potuto intendere, non possono in quelli aeri sottili e marini durar molto tempo, e però si procura che la gente vi vada da diciotto fino a venticinque anni, acciochè per l’età fresca si possano meglio conservare e vivere. Per la unione di questi due stati sotto un’istesso principe , ne segue una sicura comodità per il viverè dei popoli ; perchè dove prima allo stato di Firenze era necessario , per l’ordinario, far qualche provvisione di grano, ora con l’abbondanza del Senese ne avranno da supplire per tutti, e darne eziandio le tratte a’ forestieri ; perchè si suol dire che la maremma di Siena, il pian di Pisa, il contado d’Arezzoela vai d’Arno darebbero il vivere a mezz’ Italia ; il che s’ aggiunge per dire tutte le comodità di questi due stati. Avendo descritti quelli particolari che mi sono parsi degni e necessarj degli stati di Firenze e Siena, con quella maggior brevità che mi è stato possibile, vengo ora a parlare del principe, in che mi sforzerò d’esser medesimamente brevissimo. Dico dunque che di questi due bellissimi stati n’è padrone, principe, e signore il duca Cosimo de’Medici, che da una vita privata e da una tenue facoltà, che non teneva più di sette in ottocento scudi d’entrata, tutta in litigi e garbugli, ed essendo in * Vedi il i.° dei Ire documenti che stanno in appendice a questa He-luzione, il quale è appunto una di tali lettere del Fedeli, a esplicita testimonianza della gelosia con la quale Venezia vedeva questi tentativi d’ingrandimento del duca.