349 nella caccia, non vi è chi lo superi, e stracca ognuno; ed in simili piaceri delli quali si diletta molto, e nel pescare, e nel nuotare è la totale sua ricreazione, e si spoglia allora d’ogni autorità e dignità, e sta con molta domestichezza burlando con tutti molto familiarmente, e vuole che tutti i suoi egualmente piglino questa sicurtà senza avergli rispetto alcuno ; ma fuori di questi esercizj non riconosce persona, come se vista e conosciuta mai non l’avesse, ne v’ è chi fosse ardito di far pure un minimo segno di familiarità, e si ritira immediate in una sua solita severità , talmente che è fatto un proverbio nella città, che il duca si disduca e s’induca quando vuole, perchè si fa privato e principe a sua posta: ma questo fa solamente con i suoi, perchè con gli altri non si domestica mai, nè fa punto copia di sè stesso se non quanto porta il bisogno del negoziare. Delle doti dell1 animo se ne diranno alcune delle principali e più degne. Tiene questo principe un ingegno molto vivace e pronto e molto accomodato a tutte le cose. Ha una memoria profondissima, perchè (se bene ha li memoriali dell’entrate, delle spese, delle monizioni di luogo per luogo, e delle compagnie) di tutto si ricorda, e delle cose sue particolarmente e prontamente ragiona con i suoi ministri , interrogando ed esaminando tutti dei carichi che hanno, di modo che m’è stato detto essere stupenda la cura che tiene eziandio degli olj, degli aceti, delle grascie, e di tutte le sorta di munizioni delle sue fortezze, talmente che al tempo debito della rinnovazione, domanda d’una in una di tutte le cose quello che si fa e quello che si opera e quello che si rinnuova dì per dì. Conosce poi tutti, e tutti chiama per nome, e se vede un uomo nuovo che non l’abbia mai più veduto, vuol sapere