83 legargli rispose allora il gonfaloniere: « Bene, se avete « tolto Ravenna per beneficio della lega, ne piace. » I Ed anche le signorie vostre si devono ricordare quello che accennavo loro con mie lettere, cioè con quanta difficoltà mi dettero grani e vettovaglie per l’armata, e come non mi vollero accomodare d un solo brigantino per mandare all’armata nelle acque di Napoli, scusandoci che non ne avevano altri. Poi non hanno avuto alla lega quel rispetto che dovevano. Hanno dato il transito agli agenti cesarei, che andavano con Giuliano Les-sio, nunzio del pontefice, par far consegnare Parma e Pia-cenzaialli Cesarei, non ostante ogni istanza per me in contrario fatta. Diedero anche il transito per il loro stato al bandieraro del principe d’Oranges. Onde per questa ed altri argomenti si può dedurre che non sentano bene versolquesto eccellentissimo stato, e che siano in gran timo ili e gelosia di noi, e che si tengano con noi in confederazione, per essere sicuri dalla rabbia e furore dell’esercito cesareo; ma che, quando cessino queste cause, per affezione non credo che si muoverianoa favorirne. n Scnsere hoc statini Veneti, qui in insidiis assidue exploratores habebant « dispositos, deque ipso Davide statini intercepto, questione habita , rem « omnem accipiunt: rainisque et mortis metu eo in suara sententiam adduci cto, tei'lia post nocte , quo temporis spatio verisimile erat subsidiaiios « milites|jam advenisse, Davide prajeuute, de secunda vigilia , ad posticum « arcis, <£uod pertinet ad Montonis amnis ripam , accedunt. Rinucciuus .i adesse piultos milites intelligens, nihilque omnino suspicans, surgens e * lectojahri solum tunica, supra indusium , tectus, ad portanti contendit, <( acceptaque ab Davide tessera, pontem demittit. Quo temporis momento, ,< PetrusjHieronymus anconitanus, Naldi legatus (a), se se in arcem prori-u piens, Uinuccinuni multis oilìcit vulneribus, eiunque, agre fugentem, « cura cetei i, apud cisternam , quac est in pavimento subdiali, trucidasse» t, arie cemaccuparuut, statimque venetum uomen hilaris vocibus conclamarunt. « («) Era il Natile comandante militare dei Vcuesiani iu Ravenna, occupata già alcuni giorni innanzi. «