iy3 « pensate che siamo per rallentarci da quelle, anzi len- ii detevi certissimi che le vogliamo accrescere ed usare « ogni diligenza in armarci, e già tutte le nostre terre « sono sì fornite di gente e munizioni, come se domani « avessero ad aspettare il campo. » L’ambascialor ferrarese disse essere conforme al discorso mio, e che li sollecitava a far quello che fosse di beneficio universale. Da poi ridotti nel consiglio degli Ottanta, a ore cinque di notte, crearono quattro oratori a Cesare, da esser mandati quando al consiglio parerà; li quali sono iiprt-marj di questa città, cioè:Niccolò Capponi che fu gonfaloniere; Tommaso Sederini che è commissario in campo; Matteo Strozzi, e Raifaello Girolami; e questa sera si sono similmente ridotti per fare un commissario in luogo del Soderini. A questa sono alligati esempi di lettere da Cambrai de’ 29 , una di don Girolamo Franco segretario del Cardinal Trivulzio a Pompeo Trivulzio venute in lettere particolari del 4 da Lione '; l’altra del re all’oratore suo qua , alla quale però questi signori non prestano fede , anzi più si confermano che 1’ accordo sia seguilo e dubitano delle condizioni. V’ è eziandio un sommario di lettere dell’abate di Farfa de’ 3 del presente da Bracciano degli andamenti de’ Cesarei in quelle parli. Mi resta a dire alla serenità vostra, che questi signori la pregano che non voglia tardare a far che abbiano prestissimi qua a loro bisogni almeno Ire mila fanti, e cavalli trecento , come già scrissi. E particolarmente alcuni » « Pompeo Trivulzio e il cardinale Agostino suo fratello andarono in « Francia perchè affezionati a quella corte ^ e non per faccende pubbliche. « Le istorie non parlano di questo viaggio del cardinale » ( Nota al 3ìj.° Docum. Molini ) Pare dalla presente lettera , ed anche dal documento che io cito, che Pompeo si trattenesse iu Lioue. i3