5i flesse la libertà. Ma li stretti de’Medici olire questa causa jie avevano forse un’altra che a ciò li moveva, cd era di non mostrarsi opposti al popolo per non restare in disgrazia della patria loro. Costoro dunque con forza presa la piazza ed il palazzo, si fecero dare dalla signoria la chiave della torre,e andarono a suonare la campana grossa per convocare il popolo in piazza a parlamento. Sforzarono anco la signoria con li pugnali in mano (e rimase uno delli signori lerito 1 ) a far diverse deliberazioni; e prima, che fossero liberati tutti gl’imprigionati per sospetto di ribellione, e così eseguirono; poi che li Medici fossero dichiarati ribelli, e che tutte le condotte dei soldati fossero revocate. Ed essendo in questi tumulti andati Bartolommeo Valori, Roberto Pucci, e Palla lìucellai per entrare in palazzo, non furono lasciati entrare come troppo intimi de’Medici: e la città era tutta in confusione, e li gonfalonieri delle compagnie % secondo l’uso loro, avevano tolto fuori li gonfaloni, e con gli armati dietro parte erano, parte andavano alla piazza. Ma non ancora avevano avuto tempo di provvedere alle porte, che Bartolommeo Valori ridottosi a casa Medici, dove era Ottaviano 3 e dove si andavano riducendo alcune compagnie dei fanti, che i Medici avevano in numero di circa tre mila in Firenze, tolse seco una di queste compagnie, e condussela a porla a i Kederigo dei Ricci, ferito nella testa da Jacopo Alamanni. : Di questa istituzione si ragiona più innanzi. 3 Del ramo di Bernardetto de’Medici , padre di Alessandro che, nel i565 , fu papa sotto il nome di Leone XI, e stipite dei principi d’Ottaja-110 , della qual casa era il Medici ministro di stato in corte di Napoli, morto il 25 gennajo i83o in Madrid , dove era andato ad accompagnare la colle sua in occasione delle nozze della presente regina vedova di Spa<>ua Maria Cristina, col defunto Ferdinando VII.