•j. ìG questi signori sono (li miglior animo di potersi difendere per la comodità di questi tre nuovi capitani \ Questa spedisco in diligenza per Ravenna, per significare alla serenità vostra il passare dell5armata di Cesare da Livorno con vele trentaselte, come quella vedrà per gl’ inclusi avvisi avuti dal commissario di detto loco, e come io lio in conformità da un mio ritornato da Porto Venere; e di più che innanzi il passare di detta armata, avevano mandato da Genova per quelle riviere a ritrovar uomini per supplemento di quella, la quale afferma essere di vele quaranta e andare in Puglia. Scrivendo, vengo avvisato che vi sono lettere questa mattina d’ Arezzo, che il signor Malatesta sebbene aveva dato fama di voler uscir oggi di Perugia, jeri sera con lui te le genti era già a Cortona. E di quanto di giorno 111 giorno succederà ne darò diligentemente notizia alla serenità vostra; alla grazia della quale umilissimamente mi raccomando. Di Firenze li i3 di Settembre i52g. CABLO capello LETTERA L. SERENISSIMO PRINCIPE Dappoi espedile le mie dei i3 alla serenità vostra, è ritornato uno che mandai a Genova partito alli n di quella città. Riporta, il giorno innanzi l’armata essersi levata, e che dodici galere erano andate alla volta di 1 L’ Abatino, più facile promettitore cbe fedele osservatore delle promesse, non so nè credo che, come qui si mostra sperare, venisse mai m Firenze. Tenne, è vero, qualche tempo la campagna per i Fiorentini nelle parti deir Umbria , come vedremo ; ma sgomento o annojato dei primi rovesci se ne tornò a Bracciano, e si ricompose col papa.