237 il pontefice »’26 si doveva ritrovare a Bologna,e che alli 8 del futuro mese vi sarebbe anche Cesare, e perseveravano di voler vedere il fine di questa impresa ; e disse che detto principe gli ha affermato che il pontefice si è assicurato col duca di Urbino, che le genti che sono nello stato suo non abbiano a fare movimento alcuno in favore di questi signori, avendo sua santità all’ incontro promesso a quello stato che non sarebbe molestato. Si ha avviso che quei di Colle, e di San Gimignano, sudditi di questi signori, si sono dati a Cesare , del che non fanno conto per avere fin da principio deliberato di mantener solamente Prato , Pistoja, Empoli, Pisa , e Livorno , le quali città e fortezze sono munite di sorte, che di quelle non dubitano *. Ed alla grazia ec. Di Firenze li 21 di Ottobre 1529. CARLO CAPELLO P. S. Niccolò Capponi che fu gonfaloniere, il qual ritornando ambasciatore da Cesare si ammalò per via, per quanto hanno oggi questi signori, è morto a Castellavo della Garfagnana \ LETTERA L1X. SERENISSIMO PRINCIPE Dappoi le ultime mie dei 21 per via di Ravenna, i nemici si ridussero tutti nei colli di Giramonte e del Gallo , ove continuamente con gran numero di guasta- ’ Il tacersi d’ Arezzo mi conferma nella induzione espressa in nota alla lettera 5i.a » Questa notizia coincide colla data del 18 che il Varchi assegna alla morte di Niccolò Capponi, e rettifica il Segni e tutti gli altri che la pongono sotto il dì 8.