a5i e cavalli trecento, e dicesi aver portalo seco ducali quaranta mila; e questi signori hanno avviso che li lanzi seguono il cammino loro a questa volta. LETTERA LXVII. SERENISSIMO PRINCIPE Di poi le mie dell’ ultimo del passato , le quali sono con queste triplicate, a dì primo , per disordine de’bom-bardieri, si attaccò il fuoco nel campanile di San Miniato, ese bene arse tutta la notte, e si abbruciarono le lane d’intorno, ed i legnami di dentro, tuttavia è stato riparato di sorte che ora è sicuro come prima, e non cessa di offendere i nemici ; li quali avendo dimostrato sempre sommo desiderio di gettarlo a lerra, ed avendo ora avuto di ciò comodità grandissima per essere disarmato, e caldo dal fuoco , non gli hanno però mai tratto, il che indica che patiscano di munizioni, come si sa eziandio da alcuni che vengono di campo , li quali riferiscono il principe aver fattola rassegna dell’esercito e dati alcuni denari, ed il signor Pietro Maria de’Rossi capo di un colonnello essere andato a Cesare, nè si sà la cagione. La gente del signor duca di Ferrara chiamata da sua eccellenza , è stata licenziata da questi signori e si partirà. Jeri fù creato gonfaloniere di questa città per un anno , in loco del presente, il magnifico messer Raffaello Girolami con gran favore e soddisfazione d’ognuno. Entrerà nel magistrato il primo del mese futuro. Questi signori hanno revocato il Portinari oratore loro appresso il pontefice, come disperati di ogni accordo, e sebbene si stimano abbandonali da ognuno , pure perseverano costaulissimamente a volersi difendere , e spe-