439 duno, avria sempre sette mila cavalli a voglia sua; sebbene sarebbe cosa di maggiore importanza, che vi sono tra quelli molli personaggi ricchi, e grandi di seguito e di poter grandissimo, signori di numerosi castelli, conli, baroni, marchesi, ed anche alcuni duchi, il poter dei quali non è certo di poca considerazione. Però io non dii’ò di quelli altro per ora, a causa di abbreviare il mio parlare. Il quale non reputerò sia di troppo allungarlo, raccontando solamente di quattro delle principali case di Piemonte, e d’altrettante di Savoia, dicendo in generale che per la maggior parte sono rovinate per le spese eccessive fatte già, e specialmente quelle di Savoia, le quali non pure hanno impegnato ma venduto quasi tutto il loro, onde se ne stanno al presente molto ritirate; e le principali che restano sono i signori della Ciambra ( li cui predecessori si sono trovati alle volte sì grandi e potenti, che hanno gagliardamente guerreggiato con li conti e duchi di Savoia passati ) i conti di Guier, i conti di Rinavia, e i conti di Antormon. Le famiglie principali del Piemonte sono la Pios-sasca, Lucerna, Valperga, e San Martino; e furono queste le prime che si confederassero con la casa di Savoia. Nè mi par di tacere del signor di Colegno, cli’è della valle d’ Aosta , essendo gran maresciallo di Savoia e luogotenente generale ed ordinario delli duchi di Savoia; il quale se ne sta ora ritirato dai negozj per voler riposare, essendo assai vecchio; e dico che non mi pare di tacer di questo, avendo egli ventiquattro castelli che hanno giurisdizione di sangue, e alcuni con fortezze ancora; ed è uomo di trenta mila scudi d’ entrata. L'animo delli paesani e sudditi di questo illustrissimo signor duca, delli quali mi par tempo ora parlare,