1 *9 occhi la imminente venuta di Cesare, sebbene a dire il vero alla serenila vostra non la vogliono,credere in alcun modo. Questa mattina poi è stato lungamente il preeletto oratore francese a Ili signori Dieci sulla materia dei lanzi. Ho avuto da sua magnificenza che detti signori gli hanno risposto, che l’ambasciator loro appresso la serenità vostra 1 scrive loro che quella non vuole entrare in detta contribuzione, e die pensano che la sublimità vostra il taccia perchè conosca che detti lanzi non siano a proposito del servizio della lega, e che però, imitando la sublimità vostra che è sapientissima, non vogliono pensare più di condurli, e questa essere stata la loro risoluzione, lo mi penso che ciò sia fatto ad arte perchè la serenità vostra concorra. Mi ha pregato il detto ambasciatore che io di nuovo ne faccia motto a quella dicendomi pur la solita ragione che è buono torre da questi signori quel che si può, e che il lasciare quei lanzi potria produrre qualche grande inconveniente. Io, serenissimo principe, perfino che avrò la mente della serenità vostra non parlerò altrimenti in questa materia di quello che ho fatto per lo passato, come quella in più mie avrà veduto; pure reverentemente io le dico che non saria fuor di proposito che alle fiate io fossi fatto certo da lei del voler suo, e che io avessi gli avvisi ed i sommar) delle cose che occorrono, perchè altrimenti con somma difficoltà si può conversare con questi signori ed ambasciatori, avendo sempre a domandarli e non dirli mai cosa alcuna, che a lungo andare io li potrei rendere rincrescevoli 3. Pure ' Bartolommeo GuaJUerotti. 3 Questa arte di non iscrivere per non impegnarsi, e per acquistar tempo , e per potere disfare, occorrendo, il fatto dall’ambasciatore, la vedremo, nel corso di questa corrispondenza, usala largamente da’ Veneziani, e tanto più