VINET'IANA LIB. IX. 33 fia , che havevano della gratia del Pontefice, per la qua- 1538 le cercavano di fargli credere d’iilimare ogni fuo coniglio ; peroche dubitando fempre 1’ uno di effere avanzato dall’ altro, non voleva permettere, che con le forze , & con l’auttorità della Sede Apoftolica venifle a farfi maggiore , & più potente, maifime quanto alle cofe d’Italia. Aggiungeva!! anco da alcuni , l’ifteflo Pontefice non Interefft dei havere havuto tanto la mira in quello congreifo al bene-ficio univerfale, quanto al fuo particolare commodo , fpe-rando, col mezzo della fua prefenza, & della concorrenza eh’ era in ambidue quelli Prencipi , di metterfi molto innanzi nella loro gratia, & di poter ottenere alcuna co-fa di grandiifimo momento , che ilabiliife la grandezza della fua cafa ; alla quale cominciavafi a {coprire , eh’ egli fopra ogni altra cofa haveva indrizzato i fuoi fini, & ì penfieri ; & lo dimoilrò dapoi più chiaro 1’ effetto , haven-dofi in quello abboccamento conchiufo il matrimonio di Madama Margherita, figliuola naturale di Celare , ch’era fiata moglie del Duca Alelfandro de’ Medici , in Ottavio Farnefe nipote del Pontefice , il quale hebbe parimente l’inveilitura dello fiato di Novara. Talidubbii, & fofpet-ti, benche comincialfero fubito a cadere nell’ animo de’ Vinetiani, non rimoifero però il Senato da quegli ufficii, mancati§ a che ricercava 1’ occafione . Anzi per dimoltrare quella Ili-ma, & rifpetto, che fi conveniva verfo quelli Prencipi grandi, & verfo il Pontefice principalmente, & per non lafciare alcuna cofa adietro, con la quale potelfe (come fempre haveva fatto per 1’ adietro ) ajutare , & favorire la concordia, elelfe due Ambafciatori, Nicolò Tiepolo, & Marc’ Antonio Cornato , per alfiftere a quel convento, & dichiarare la buona volontà del Senato , il defiderio AmLfcZ della pace tra Prencipi Chriftiani, &: la prontezza di fa- Nilia-re a’Turchi la guerra. Hora il Pontefice partito j fecondo quell’ ordine, da Roma nel mefe di maggio, andò a Parma, ove fece fo- ma. lennemente la benedittione delle Palme nella chiefa ca-tedrale, alla quale donò la rofa di valuta di cinquecento H. Taruta.Tom.IL C icu-