1 iO Alli 8 passò di qua uno del re d’Inghilterra che si partì di Ruma ai 7: ha riferito che il pontefice gli ha detto che Cesare in ogni modo è per passare ; e in conformità ci sono lettere di un mercante di qua, che è il signor Giambattista Fornari , da Genova del 6 , che affermano che Cesare, o pace o guerra , era al tutto per venire in Italia , e aveva richiesto sei navi grosse ai Genovesi per li suoi denari. E questa mattina questi signori mi hanno affermato avere avvisi certissimi da Genova, ina non vollero dire da cui : sono dei 7 e 9, che dicono Andrea Doria ai 9, due ore innanzi giorno, essersi partito per Spagna con diciotlo galere e otto navi benissimo in-slrutle. Gli avvisi io non dubito che non siano dell’Alamanni, il quale se n’è andato pure con il Doria, come essi signori non mi sanno negare; eia revocazione, come scrissi alla serenità vostra, è stata così tarda che non è stata a tempo. Io, per quello che ho potuto comprendere, ho veduto sempre nella maggior parte di questi signori desiderio che vada coprendolo con questa ragione che da lui s’intenderà continuamente il successo delle cose. E da uno dei delti signori mi è stato anco affermato che nelle delte lettere di Genova si contiene, che il pontefice ha deliberato, al venire di Cesare in Italia , mandare a Genova ad incontrarlo due cardinali, e che in quella città si facevano grandissime preparazioni di letti e fornimenti, in modo che ormai questi di qua che non potevano creder la venuta sua, ora non ne dubitano punto. Volendo spedire il presente messo è sopraggiunto messer Jacopo d’Angiore; che è quello che si è partito dì Venezia con il salvacondotto della serenità vostra per li lanzi , ed è stato a trovarli , e li ha fermati al servizio della lega secondo le condizioni contenute nelle