3g3 spagnuoli, li quali promettendo di condurre al soldo loro mille cinquecento Spagnuoli che si ritrovavano a Barberino % sotto lettere false che parevano di consentimento di detti fanti, volevano, avuto il denaro, ingannare e questi signori ed essi fanti, e fuggirsi ; e già fatta la deliberazione di dar loro una paga, fu da un’altro capitano che fuggì di campo scoperta la cosa. A’ 20, fu deliberato di vender li beni degli ospitali come già fecero quelli dell’ arti, e dare a detti ospitali, in luogo di quelli, altrettanti beni de’ ribelli, acciocché più facilmente si ritrovino i compratori; della qual provvisione ne ritrarranno da ducati trecento mila. Di modo che dalle vendite che ogni giorno si fanno, continuamente il denaro corre, oltreché per ogni canto di questa città si vendono le masserizie, li vestimenti, ed ogni sorta di mobili d’infiniti cittadini,li quali da loro stessi li vanno ad incantare per non mancare al bisogno pubblico. Ed è meraviglia come prontamente di ogni cosa si ritrovi il denaro. A’24, si ebbe avviso che la fortezza di Arezzo, la quale si teneva per questi signori, si era resa per mancamento di vitto, e che gli Aretini, li quali sono posti in libertà e si vogliono governare da sé, la spianeranno. Ondequesti signori subito fecero porre nelle stinche inoli i gentiluomini dei primi di quella città, li quali nel principio della guerra, come sospetti, furono fatti qua venire. A questa perdita, oggi terzo giorno, si aggiunge quella d! Empoli, la quale come è stata fuori deH’aspet-tazione della maggior parte, così è stata di non piccola alterazione a tutta questa città, e tanto più quanto non è occorsa dal valore delle genti di fuori, le quali a’28 1 Disertori del campo.