suol essere in altri luoghi fastidioso e nocivo, è gratissimo a Firenze e saluberrimo: sì cbe circa questa prima parte i Fiorentini si ponno molto ben contentare. Della seconda qualità mollo più ancora ponno esser contenti, cioè dell’amenità della regione, perchè per una città di terra ferma non credo che sia in Italia, anzi in tutta l’Europa, una regione più amena nè più deliziosa di quella dove è posta Firenze: perchè ella è posta in un piano tutto circondato da colli e da monti cbe volgono circa miglia quarantacinque; e detti colli sono tutti fertili, coltivati,amenissimi e carichi di palazzi bellissimi e sontuosissimi, fabbricati con eccessiva spesa con tutte le delizie che sia possibile immaginare, con giardini, boschetti, fontane, peschiere,bagni, e con prospettive che paiono pitture, perchè dalli detti colli e palazzi si scoprono gli altri colli d'intorno e poggetti e vailette tutte cariche di palazzi e di fabbriche,che par proprio un’ altra città più bella di Firenze stessa *. Passa per mezzo della città l’ Arno fiume mirabile, largo una volta e mezza come il nostro canal grande, con un’acqua blanda, limpida, amena e quanto più dirsi possa dilettevole2, con quattro ponti di pietra sopra di esso fiume. La città è poi con strade bellissime e dirilte, tutte selciate, sì che è sem- Se dentro un mur, sotto mi medesmo nome Fosser raccolti i tuoi palazzi sparti, Non ti sarian da pareggiar due Rome. Ariosto nel capit. XVI delle rime. Secondo il computo di Benedetto Dei riportato dal Varchi (L. IX) intorno a l'irenze a venti miglia erano, nel i4"8 , trentasei mila possessioni di cittadini Fiorentini con 800 palazzi murati tutti di pietra a scarpello , i quali erano costati l’uno per l’altro assai più di 35oo fiorini d’oro. 3 Oggi non si può dire altrettanto per ragione , cred’ io, dei successivi sboscamenti operati nell’Appennino, per i quali sia cessato 0 diminuito l’umore a molte fonti che arricchivano 1’ Arno di copiose acque perenni.