2 I O parendomi ili far poco frutto, per essere inclinatissimi, purché da Cesare non manchi che si possano assicurar della libertà dal pontefice, di venir del tutto all’accordo. Per dette lettere, Tarmata di Cesare, di galere ven-totto, si doveva levar da Genova per Puglia per tutto jeri, ed aspettavansi dodici galere di Francia '. Io sono stato avvertito per un servitore della serenità vostra, che questa armata pensa di servirsi di molte navi ragusee e che quella, con la sapienza sua, potria a ciò facilissimamente provvedere. Avvisano ancora li predetti oratori che Filippino Doria va capitano della detta armata, e che Andrea resta a Genova. Scrivendo, è ritornato un mio da Livorno, il quale riporta che jeri mattina a sedici ore era arrivato un mercatante in quel luogo, il quale veniva da Genova,e diceva, nel levar del sole aver veduto sopra Lerici vele trenta che andavano alla volta di levante, affermando esser l’armata di Genova che andava in Puglia. Adesso adesso questi signori hanno eletto ambasciatore al principe d’Oranges messer Rosso de’Buondel-monti. Ed alla grazia ec. Di Firenze li 7 di Settembre 1529. CARLO CArELLO LETTERA XLVII. SERENISSIMO PRINCIPE Avendo la comodità di un messo il quale espedisce l’ambasciatore di Ferrara al duca suo, ho risoluto dire 1 La quale non arrossiva di dar mano alla esecuzione di quel vilissimo accordo. >