ìyS tendo in un medesimo tempo che la protestazione potria essere cagione clic questi signori precipitassero; nè ho potuto procedere altrimenti non avendo in ciò lume alcuno dalla serenità vostra. L’oratore ferrarese si conformò alle parole mie, e l’oratore francese dissuase del tutto la protestazione dicendo che gli pareva di usare dolcezza e di vedere con ragioni di rimuoverli, dando loro speranza che dal re suo e dagli altri confederati sariano aiutati, e così contentandosi monsignor di Tarbes, il prefato oratore per nome di sua signoria e suo andò a fare il detto ufficio; nè però ha fatto frutto alcuno perchè questa sera gli oratori si partono perla via di Lucca, Per lettere dell’Alamanni a questi signori dei 14, si conferma che la gente venuta con Cesare era partita per Lombardia, e che solamente per guardia di sua maestà erano rimaste da mille persone. Per lettere del commissario Bartolini dell’ istesso giorno, s’intende che li lanzichenecchi erano partiti dall’Aquila, e marciavano alla volta di Rieti r; e per lettere del signor Malatesta di jeri, che vi erano giunti; e per lettere di Roma dell’oratore ferrarese del i3, che era stato pubblicato cardinale il gran cancelliere % e che fra due giorni il principe d’ Oranges 5 si partirebbe per la impresa di Perugia, o di questa città, e che il pontefice aveva scritto a * Ogni convenzione era già fermata tra il pontefice e Cesare 3 e incominciavano le operazioni contro Firenze. a Mercurio di Gattinara piemontese. Vedi voi. i.° pag. 60^ nota. 3 Filiberto di Chalons principe d’Oranges, nel quale si spense questa potente famiglia francese, i cui titoli e diritti, pel matrimonio della sorella di Filiberto, passarono alla casa di Nassau, aveva preso parte nella cospirazione del contestabile di Borbone,e con quello erasi rifuggito alla corte di Carlo V ; dal quale dopo la morte del contestabile, fu nominato capitan generale di quell’esercito e viceré di Napoli, cd ora dal medesimo era desti-