79 dal primo secretano, di non esser mai contro alla Chiesa Romana, nò contro alla corona di Francia, e di conservare e difendere e mantenere la parte guelfa in Firenze; e cosi giurano li capitani di parte. Conchiudo che per Tordinario e naturalmente li signori Fiorentini sono Francesi, e sempre saranno con loro, se gran causa, o gran necessità non li astringerà in contrario. Col re d’Inghilterra 1 non avevano commercio di stato; ma di poi che sono nella lega hanno mandato ambasciatore a quel serenissimo re per inlertenersi con lui. Col serenissimo re Ferdinando * non hanno alcun commercio. Col duca di Ferrara 5 s’intertengono con ottima amicizia, per ogni caso d’ avere a far col ponlelice 4. Col marchese di Mantova non s’intendono bene , perchè lo reputano pallesco, cioè amico del papa, e per questa causa, mutato lo stato, gli fu grato avere occasione di lasciar la condotta che aveva con la repubblica fiorentina 5. Cui Senesi sono naturali nemici, ma perchè quelli si reputano anche più offesi dalla casa de’ Medici che dai Fiorentini, erano in qualche pratica di pace, avendo latta sospensione d’armi fra loro in voce, e la servavano, e i Fiorentini facevano ogni cosa per star bene con ■ Enrico Vili. aìll re de’ Romani, fratello di Carlo V. 1 Alfonso I. 4 11 lettore rammenta le controversie che correvano tra la casa d’ Este e il pontefice pel dominio di Modena e Reggio , controversie che nel i53o Car- io V decise poi a vantaggio di quella. ■ 5 Come è detto a pag. 3o.