VINETIANA LIB. X. 9? chi grande debolezza; onde divenivanoeiìi più infoienti, & l’accordo più difficile. D’altra parte lo Ilare a Corfú poteva dare occafione d’incontrarfi co’ legni armati Tur-chefchi, & di farne feguire nuovi fcandoli : mettevafi ancora qualche fofpetto a Turchi di volere unirci con gli Imperiali, cofa a quefto tempo importuna, come contraria a penfieri, & alle trattationi già principiate della pace . Nell’ armata non erano all’ hora più che fettantacin-que galee, le quali ftandofi tutte fuori del golfo, abban-donavafi la Dalmatia, &il medefimo golfo; ma dividen-dofì, reftava ogni parte debole, & in qualche pericolo . Tuttavia fu rifolto , che uno de’ Proveditori con venticinque galee veniffe in golfo ; & 1’ altro col rimanente dell’ armata reflatte a Corfù, con fperanza , che quando Barbaroffa veniife innanzi, celiato il dubbio d’incontrar- lo , doveifero preflo giungere le galee di Candia, le quali al numero di cinquanta, effendofi già pofte in viaggio con fperanza di trovare la navigatione ficura, per avi-fo havuto, che l’armata Turchefca appellata non poteva levarfi da Negroponte, erano poi ritornate adietro, ha-vendo intcfo, Barbaroffa con tutta 1’ armata intiera , & fal-va ritrovarfi nell’acque del Zante. Non fecero nel viaggio le galee Turchefche alcun danno alle cofe de’ Vinetiani , affìrmando Barbaroffa di volere con loro oifervare le tregue ; ma che non eifendo in effe comprefo l’Imperatore , non era però tenuto d’ afle-nerfi dall’ oppugnatione di Caftel nuovo , occupato , & cuftodito da gl’ Imperiali . Anzi havendo incontrata la barza armata, che conduceva a Napoli di Romania fol-dati , & vettovaglie con la perfona di Lorenzo Sanuto, eh’ andava Bailo a Napoli , non gli diedero alcuna mo-leftia . Tuttavia il Proveditor Contarini ritrovandofi a Corfù con poche galee, per meglio afficurarfi d’ogni of* fefa, fece tirare alcune gomone con 1’ ancore, & fare alcune teffiture di travi , con li quali afficurato tanto di feno di mare , quanto vi potettero le fue galee capire, provide al fubito empito, che potette effer loro fatto da’ nemi- *539 Et fua rife-lutìont. Turchi ■Danno all' oppugnartene dì Cnjlel nuovo,