57 governavano a tempo loro. Ma perchè pareva che i detti volessero ridurre il governo della città in mano di pochi e sospendere il consiglio grande ed introdurne imo di soli duecento ', la città si sollevò, cioè molli giovani vennero tumultuosamente in piazza con l’armi sotto, o mossi da sè o da alcuni vecchi e potenti , acciochè quelli che erano soliti governare in tempo dei Medici fossero espulsi dal governo. I quali impaurili vennero alla porta del palazzo a domandare quello volessero i detti giovani, e fu loro risposto che volevano il consiglio grande e non altro consiglio: e non valse loro esenzione alcuna , perchè da’detti giovani furono usate parole molto altere e suberbe e minacciose , si che convenne a quelli per manco male ridursi a casa. Ed ancorché la sala del consiglio grande fosse impedita, e latte fossero in essa molte camere per varj uflìcj, ed altre iStanze per la guardia del palazzo, nondimeno furono lutti forzati a dar luogo: e in termine di tre giorni ra-gunalosi il consiglio grande , furono eletti i Dieci di pace e libertà , e nel.numero di questi non fu alcuno di quelli che in tèmpo de’Medici erano stati in qualche modo adoperati nel governo. Poi di nuovo si sollevò il popolo in piazza dicendo 11011 volere che la signoria che allora era seguitasse, perchè era stata eletta dai Medici , e quel gonfaloniere 2 e signori volevano giltar fuori delle finestre di palazzo; di modo che s’ebbe a far assai a quie- , tarli, e finalmente si quietarono con promessa che si farebbe nel consiglio grande una signoria nuova, nonostante che non fosse ancora finito il tempo del loro magistra- • Dei due consigli (il grande e quello degli ottanta) si discorre più innanzi, dopo esaurita la materia degli altri magistrati. 1 Era Luigi Guicciardini fratello dello storico.