129 DcIIj lanzi, .si aspetta ancora la risposta di quello ultimamente mandato dal commissario Girolami a ritrovarli, come già scrissi. Delle cose di Cesare, si ha una lettera dell’Alamanni particolarmente data in Genova de’ 26 del passato, della quale io ho veduto un capitolo che dice queste proprie parole. « L’imperatore è in Barcellona, e qui « aspettiamo d’andar per lui; ma io dubito che non 111-« dugiamo troppo, perchè si va molto prolungando. » E per mezzo di Pietro Labia, ottimo servitor di vostra serenità, essendomi venuto a trovare un capitano raguseo nominato Giorgio de’Gozi, partito il 2 da Genova, e giunto jeri sera in questa città, ne ho avuto che all’ ultimo del passato giunsero in Genova due navi da Barcellona con messer Martino Centurione 1, e che messer Andrea Doria alli 7 del presente doveva partirsi con diciotto galere e dieci navi per andare a levare l’imperalore, e che le galere che fu detto essere andate in Provenza a andettero a fare la scorta fino all’isola dell’Elba ad una galera che conduceva il maestro di casa del pontefice 3, e che vi erano giunte tre navi di frumenti di ragione di esso Cesare da essere venduti, e mandatili denari a Milano, che erano sette mila mine, che sono, per quanto mi è detto, ogni mina uno stajo e mezzo veneziano, e che il frumento valeva bene, nè mi ha saputo dire il prezzo. > Del quale è la lettera 164 dei Docum. Molimi, importante 11011 pei copia di fatti pubblici, ma per uua viva espressione dei costumi di famiglia, e di faccende private. 2 Vedi la lettera X. 3 Girolamo da Vicenza Vescovo di Vasone , reduce di Spagna dove aveva conclusa la lega tra il pontefice e Cesare, e il quale indi a pochissimo fu mandato per le medesime trattazioni a Cambiai. 9