66 nominare certo numero per uno )e s’eleggono venti per quartiere cioè quindici delle arti maggiori , e cinque delle minori. In questo consiglio degli ottanta si eleggono i commissari agli ambasciatori, si leggono tutte le lettere d'importanza che di nuovo vengono, e si consulta se cosa alcuna s’ha da fare o non fare, e congregasi almeno ogni otto giorni una volta. E per quanto mi è stato detto ,il terzo delle faccende di stato s’ espedisce per li dieci, ma se occorre qualche materia d’importanza, ovvero che li dieci non siano concordi d’opinione, cioè che non sian-vi i due terzi che sentano una stessa opinione , ovvero perchè la cosa che si tratta sia d’importanza, ovvero altrimenti sieno fra loro divisi , tal materia si propone al consiglio degli ottanla ; e proposta la cosa, ciascun quartiere si raguna a parte, cioè quelli di ciascun quartiere da sè, ed ivi consultano la materia proposta, e poi nel consiglio degli ottanta li dieci riferiscono quant’hau-110 consultato, e cosi li collegi, e quanto gli pardi fare, e pongono le loro opinioni in scrittura; il che fatto, e intesa l’opinione universale, quella che dalli più è approvata ( avendo prima parlato chi vuole in bigoncia ), f consultata di nuovo dalli dieci con la signoria; e tolta quella opinione che par più universale, e regolandola a' meglio che possono loro dieci, deliberano quanto p»1 loro meglio. Resta in fine a parlare del consiglio grande, quale è un congregato di tutti i cittadini si dell’arti maggior1 come delle minori, che hanno il beneficio dello stato, del quale or ora faremo parola. Erano in questo consiglio grande da quattro niik cittadini alla elezione di Niccolò Capponi in gonfaloni11