per la difesa d’Italia, elie venendo Cesare il potesse per sonalmente prevenire, esplicando l’ottima volontà della maestà sua, e diffondendomi in ciò secondo la menti della sublimità vostra , e sapendo per il magnifico pre decessor mio essere da lui stalo fatto ufficio con quest: signori perchè ringraziassero per tal causa sua cristiani» sima maestà e le offerissero le forze loro , e che lo aveva no di già fatto e repplicato, furono per me molto coni mendati e ringraziati. Devenni poi a sollecitare i mede simi ad aiutare le cose della lega in Puglia rapprese» tando i molti e gran beneficj che venivano loro dal coi servar quelle frontiere; nè mancai eziandio di eccitali a prestar favore ed aiuto alla Lombardia per 1’ impres di Milano 1 tanto necessaria ed utile. Alle quali coseni fu risposto per la prima, che benché al cristianissimi avevqno fatto replicar l’ufficio ricordato i passati giorn per il magnifico mio predecessore, erano di nuovo p> continuar in quello, offerendo a sua maestà sempre tui te le forze di questa repubblica. Quanto alla Puglia,® fermavano che come per il passato non avevano ni» mancato secondo le forze loro, così per l’avvenire 11« erano per mancare, e tanto più per aderire alli sapi® (issimi ricordi di vostra serenità. Circa il prestar ap alla impresa di Milano, ancorché dopo l’ufficio usaÌ! per me Carlo non si sia eziandio mancato per il mag>"! co oratore francese e per messer Antonio con tutte le ragioni che ne sono state possibili eccitare e pregar questi signori a volersi muovere con gli effetti a cosi cessaria e lodevol opera, mostrando molti e grandi 1 La qual città occupata dalle armi cesaree stavasi espugnando dall 1 cito franceic condotto da Francesco di Borbom;, signor di San Polo-