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Mach'madi Giufeppe Bonetto.
Non corri-[pende al di-
jegr.c.
Gli Spa-cr.iidi d> •vulcano di r.cnbaier pane.
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ra , & da mare ; & per valerli de’ fanti delle navi, m mandato Giovanni Mocenico al Zante, per condurle con ogni maggiore celerità . Ma fratanto per ricordo , & inventane di Giufeppe Bonello Fiorentino, ingegnerò, fu certa machina fabricata , congiungendo infieme quattro galee, fopra la quale furono podi dieci cannoni, & inalzati alcuni quafi parapetti, con difegno d’ accodarla al cartello di Modone per batterlo, & ad uno fteifo tempo af-ficurare l’adito ad altre galee, le quali da quefta machina coperte dall’ artigliane nemiche, poteffero entrare nel canale a dare l’aifalto . Ma eifendo già quefta machina fornita, fi cominciarono a feoprire ( come fpeifo di quelle nuove inventioni avvenir fuole ) molti contrarii , per
li	quali riufeiva 1’ ufo di quella poco opportuno al bifo-gno ; conciofiache , nè ben potevafi da fe fletta reggere fopra l’acqua , nè era ben licura , in modo che molto aggravata dal pefo, reftando alle galee pochiflìma fponda, nello sbarare dell’ artigliarle potette foftentarlì fenza andare al fondo ; & per ettere in quella parte il mare profondo , diffidavafi ancora di poterla ben fermare fopra 1’ anchore. Ma era fopra 1’ altre grandi Alma difficoltà del condurla al luogo deftinato , havendo bifogno di remurchi d’altre galee, le quali per lo tardo moto convenivano rimanere efpofte a tanto maggiore , & più certo pericolo d’etter perforate , & gettate al fondo dalle artigliarle, pofte alla bocca del canale ; talché mancata la fperanza di potere da tale inventione ricevere quel beneficio, che s era da principio giudicato , eftendofi in quefto tempo fparfa fama, che’l Belgerbeì della Grecia s haveva mof-
lo	con due mila cavalli , per venire ad impedire quella imprefa , fù tralafciata ogni cura di feguitarla.
   Ma ciò che lopra modo afflitte 1* animo de’ Vinetiani, & troncò le fperanze d’ogni bene, furono le voci, che cominciavano a difteminarfi per l’armata , che gli Spa-gnuoli non fi trovaflero haver pane, falvo che per brevif-fimo tempo; onde aderivano , non potere applicarfi ad imprefa lunga, convenendogli per tale mancamento penfare