313 guardie, con evidente e presente pericolo che venuti tra loro alle mani, entrativi quelli di fuori, ne seguisse l’ultima rovina della città. Ma venuta la seguente mattina dei 4 nuova del fatto d’arme del Feruccio e della morte del principe, la città dalla speranza che la vittoria fosse dalla parte sua, e che il Feruccio si fosse salvato, rimesse alquanto le minaccie contro li capitani; ed essi per la morte del principe, con il quale pubblicamente si diceva che erano convenuti, permisero che la milizia e buona parte delli soldati l’islesso giorno uscissero di quà e di là d’Arno, non però che combattessero le trincee ed opere di quelli di fuori, ma che solamente tentassero che si movessero ', i quali non uscirono mai da alcuna parte , perchè, come da poi s’intese, avevano ordine dal principe, per non essere restati in lutto da quattro mila, di non uscire, anzi in caso di difficoltà di ridursi insieme tutti nel forte della piazza di esso principe, abbandonando il Sassetto, Rusciano, Giramonte, il Gallo e gli altri luoghi forti! A’5 poi li capitani mandarono la terza scrittura, non come le due pi’iine imperiosa % ed ottenuto come nella seconda avevano richiesto , a’ 6 di sera mandarono due loro uomini a don Ferrante s, li quali ritornarmi a’y con la risoluzione contenuta nella quarta scrittura , la quale essi capitani, agli 8, mandarono alla signoria 4. Ma ‘ Le quali operazioni il Varchi chiama balocchi usati dal Malatesta per intertenere gli animi e guadagnar tempo. » Non è nel Varchi : ma come appare da quel che segue, era una nuova istanza per ¡spedire negoziatori al campo imperiale , la quale ( avutasi a quell’ora notizia della rotta del Feruccio) fu consentita. * Succeduto al principe d’ Oranges nel comando dell’esercito. 4 E la terza scrittura dei capitani riportata dal Varchi, per la quale offrono, seguitando il governo nella opinione di combattere, la loro demis-sione.