338 dissimo rigore e spavento ; questo vuole la pace, l’unione, la tranquillità fra i suoi popoli e cittadini, li quali non ardiscono pur muoversi. Questo non vuole che più si parli d’odj, d’ingiurie , d’inimicizie e di vendette, nè che più si nomini nè parte guelfa nè ghibellina , nè parte panciatica nè cancelliera % nè piagnoni nè arrabbiati, sebbene tutte fra loro queste parti sieno piene di veleno. Questo tiene una giustizia incomparabile, e così grande e così eccessiva e così espedita e così a tutti indifferente, che fa stare ciascuno ne’ termini, e in ciò mette grandissima cura acciocché non segua disordine, e non sia fatto torto ad alcuno , nè ingiustizia, e che tutti sieno eziandio de’loro errori indifferentemente castigati e puniti. Questo finalmente con la quiete dei popoli, con l’abbondanza, con la pace e con la giustizia si fa sempre più degno del principato ; nè manca in cosa alcuna ponendo ogni cura e diligenza che gli ufficiali di dentro, e li reggimenti e governi di fuori siano sempre d’uomini periti, pratici e intelligenti , e sopra tutto che siano buoni e fedeli, e come ne scuopre un tristo o parziale lo cassa e lo punisce senza rispetto alcuno, e non sono molti mesi che una mattina assistendo all’ udienza del magistrato degli Otto, che è il supremo nelle cose criminali, li mandò tutti a casa con ignominia, e dubitavasi di peggio assai, solamente per mostrarsi parzialissimi in un caso che aveva bisogno di pronta e severa risoluzione -, di modo che le cose civili e criminali sono con grandissimo studio spedite, ed amministrate. Ila medesimamente provveduto per la difesa de’suoi popoli, per la conservazione de’suoi stati, per l’aumento della sua grandezza, e per la futura autorità e dignità Le due faiioui di Pistoja; quella in favore dei Medici, questa contro.